giovedì 9 novembre 2023

Il Red Bull 64 bars live a Napoli è sempre una figata!

Napoli nella musica rap sta regnando forte da qualche anno. Sono anni che assume sempre più una sua identità, e il fatto che la Red Bull scelga il capoluogo campano per l’evento rap dell’anno è una prova che attesta l’importanza di questa città.
Nel 2022 sul palco salirono Fabri Fibra, Guè, Marracash, Madame, Ernia e Geolier capitanati da Dj Tayone. Quest’anno invece è toccato a Geolier (unico confermato dallo scorso anno, oltre a Marracash, annunciato pochi giorni prima dell’evento a sorpresa), Luchè (annunciato durante il dissing con Salmo, che avrebbe dovuto partecipare insieme agli altri artisti), Noyz Narcos, Lazza e Rose Villain, questa volta diretti da Young Miles.

Il rap riparte da Napoli.
Il 64 bars è un progetto che dalle sue origini, avvenute intorno al 2019, si poneva nel proporre il rap in una chiave molto classica: un mc e un produttore, nient’altro. Rime e barre, rime e barre, molte volte senza ritornelli, con sperimentazioni di flow e di stili musicali. Lo testimoniano, ad esempio, i tre freestyle di Marracash (prodotti rispettivamente da Crookers & Nic Sarno, Marz e Tha Supreme), lo testimonia il 64 barre di Salmo prodotto da Luciennn, così come il 64 barre di Geolier prodotto da Poison Beatz e Dat Boi Dee. Elementare, Watson. Vince chi fa le barre più fighe nei pezzi.
Napoli è stata scelta sicuramente per il suo immaginario: piazza Ciro Esposito, in zona le vele di Scampia è un luogo iconico per il rap, in cui si sono formati nomi come i Co’ Sang, omaggiati anche da Luchè nella serata di sabato 7 ottobre quando con Geolier ha interpretato Over da Dove volano le aquile, dove Guè girò il video di Tuta di felpa con Ntò e dove fecero lo stesso i due rapper francesi che compongono il duo Pnl con la canzone Le monde ou rien.
Negli ultimi anni, le vele di Scampia stanno anche affrontando un periodo di bonifica e riqualifica, nella speranza che possano finalmente affrancarsi, una volta e per tutte, da tutta una serie di luoghi comuni che vuole quella zona come zona piena zeppa di contesti criminali e ai limiti della legalità.
Avere uno show del genere in zona è un’ottima opportunità per tutti, artisti e giovani ascoltatori di rap, che crescono, se vogliamo, con un esempio virtuoso di come l’arte può farsi veicolo di messaggi positivi di riscatto e di vittoria, lontana dai guai a cui spesso viene allacciata da un certo tipo di stampa mainstream.

Dopo il primo 64 bars live.
Al termine del primo Red Bull 64 bars live nel 2022, il pubblico di Napoli si era resa testimone di una promessa: “ci vediamo nel 2023”. E così è stato: Red Bull ha rispettato i patti, e nella prima metà del 2023 ha iniziato a svelare i nomi, che pian piano hanno iniziato a pubblicare e a incidere i loro 64 bars freestyle. Nella stessa data, Young Miles, Salmo, Rose Villain, Geolier, Lazza e Noyz Narcos hanno postato nelle loro storie la data dell’evento. Non tutti, tuttavia, avevano pubblicato il loro 64 bars. Tra loro, mancava all’appello, ad esempio, Geolier (che ne aveva rilasciato uno lo scorso anno per il primo evento Red Bull a Scampia), e un altro che pure mancava all’appello era Salmo.

La questione Salmo: il freestyle, il dissing e l’annuncio di Luchè.
Nel freestyle rilasciato da Salmo questa Estate, Salmo “ha fatto ’o panico” come si direbbe dalle parti di Napoli. Infatti, nel pezzo prodotto da Luciennn, giovane talento che si sta facendo notare nella scena da un po’, Salmo ha fatto espliciti riferimenti a Luchè, con cui aveva avuto dissapori accesi nel 2019. Solo via Instagram, si intende. Un dissing mai evolutosi in musica, non fino a questa Estate.
In un passaggio, infatti, Salmo rappa: “l’Inferno lo conosco bene / ci tornerei per farci un mese / una vita di promesse spese / driiin: squilla il telefono inglese”, facendo riferimento al famoso telefonino inglese su cui, a dire di Luchè, aveva i messaggi di Salmo in cui si complimentava con lui per il disco Malammore, mentre Salmo sosteneva di non aver mai ascoltato Luchè.
Apriti cielo. Dopo il rilascio del freestyle, per quattro giorni è andato avanti un pesante scontro a colpi di rime, con dissing pubblicati finanche a distanza di un paio di ore l’uno dall’altro: accuse, punchline, rime, cattiveria, stile che volavano, mentre due tra i maggiori esponenti della scena se le davano di santa ragione.
Proprio nel mentre del dissing, Red Bull, essendo Napoli una città da sempre legata a Luchè per ovvie ragioni, aveva annunciato anche la presenza di Luchè, subentrato in un secondo momento. Sebbene molti volevano il dissing una finzione per sponsorizzare l’evento, Salmo pubblicò un commento categorico sui propri social: “non parteciperò all’evento di Scampia”. Molti hanno collegato questa decisione al fatto che abbia ricevuto minacce di morte da parte di alcuni utenti sui social proprio durante il dissing avuto con Luchè.
In realtà, Salmo spiegherà i motivi della sua assenza solo due giorni prima dell’evento, specificando che: 1. La Red Bull era al corrente della sua assenza da questa Estate e l’aveva resa pubblica solo pochi giorni prima, sostenendo anche essere poco professionali; 2. Non avrebbe più partecipato all’evento poiché non gli avrebbe fatto piacere dover interagire con una persona con cui non va d’accordo.
Suonano ironiche le parole pronunciate da Salmo durante l’intervista con Gq Italia, dove aveva dichiarato, a proposito della frecciatina a Luchè: “nel rap, quando fai freestyle, intrattieni, fai le punchline, se avessi voluto insultare avrei detto un’altra roba. Però invece che stare lì a rompere le palle ci gioco su, è una cosa scherzosa. Non penso che si offenderà, si farà una risata anche lui”. Lineare, no?
Sia come sia, Salmo davvero ha dato buca. Del resto Napoli è “la città di Luchè”, come afferma quest’ultimo in Potere e, al di là della questione “interazione sul palco” tra i due (che avrebbero comunque potuto limitare al minimo) ci sarebbe potuto essere un serio problema durante l’esibizione: un’eventuale risposta negativa da parte del pubblico, che avrebbe potuto compromettere la naturale esibizione dell’artista sardo.
A poco è servita anche la storia rilasciata dalla pagina della Bfm Music, etichetta fondata da Luchè. Storia passata quasi inosservata, in cui si son dichiarati dispiaciuti per il forfait di Salmo, specificando che sarebbe stato un’ottima occasione di confronto tra i due artisti, e anche un ottimo modo per accogliere Salmo con l’amore che si merita.

Il concerto.
Il concerto alla fine si è fatto. Con o senza Salmo, ma con la presenza a sorpresa di Marracash, annunciato pochi giorni dopo la data partenopea del Marrageddon (ancora una volta Napoli ha mostrato il suo rispetto nei confronti del “king del rap”, come se non fosse bastata la dimostrazione della settimana prima), e di Anna, con ogni probabilità protagonista del Red Bull 64 bars del 2024 (che potrebbe, peraltro, anche cambiare location).
Durante il concerto tutti gli artisti sono stati giostrati da Young Miles, e hanno avuto modo di cantare un quarto d’ora a testa circa, esibendosi con i loro 64 bars rilasciati per sponsorizzare l’evento con l’aggiunta di alcune loro hit. Luchè, unico a non aver ancora pubblicato ufficialmente il suo di freestyle, ha avuto modo di presentarlo qui in anteprima, mandando il pubblico in visibilio.
Come nel 2022, anche quest’anno gli artisti hanno interagito sul palco: Lazza e Geolier, ad esempio, hanno portato Chiagne, Luchè e Noyz Narcos hanno cantato Casa mia, giusto per fare due esempi. La conclusione è avvenuta con un’esibizione a sorpresa di Geolier e Luchè che hanno interpretato Over, brano in collaborazione contenuto in Dove volano le aquile, e che contiene un campione di Int ’o rione dei Co’ Sang, di cui Luchè ha specificato essere un tributo.

Il prossimo Red Bull 64 bars live.
Red Bull ha confermato l’organizzazione dell’evento anche per il 2024, dopo i successoni delle prime due edizioni. In molti sperano che la location torni ad essere ancora una volta Scampia, in quanto sarebbe un ottimo segnale per la città di Napoli, che negli ultimi tempi sta vivendo un periodo aureo per i concerti (basti pensare alla doppia data dei Coldplay, o alla data del Marrageddon), e ci si auspica pertanto che questo periodo magico continui anche nel 2024. Nel frattempo, abbiamo solo la conferma che si farà, e abbiamo anche un nome dato ormai per certo: Anna, che negli ultimi tempi si sta facendo notare sempre di più, e dal 2020 è in continua ascesa, dando voce, insieme anche ad altre sue colleghe, una possibilità anche alle female rappers di poter avere una voce nella nostra nazione.
Voi chi vi auspicate ci sia al prossimo Red Bull 64 bars live? E dove sperate che lo facciano?