Tornare a casa ubriachi dopo aver fatto festa pesante, fiato che puzza di alcol e fumo, e i vostri genitori ancora svegli che notano tutto e se la prendono con voi perché la vostra vita sta andando a puttane e vi addossano qualsiasi colpa. Scenario tipico per qualsiasi ragazzo adolescente non importa di che nazionalità: almeno una volta nella vita un ragazzo (o una ragazza) si sarà trovato ad affrontare la questione “sei un buono-a-nulla e un perdigiorno” con uno dei due genitori se non con entrambi.
Nel 2015 Orelsan, in coppia col suo amico e sodale Gringe, stava lavorando al suo primo film Comment c’est loin, in cui i due rapper interpretavano loro stessi che, nell’arco di una giornata, avrebbero dovuto registrare una canzone insieme, su richiesta dei loro produttori Skread e Ablaye. Concettualmente si può riportare alla mente il loro album di due anni prima, dal titolo Orelsan et Gringe sont les Casseurs Flowters, anch’esso collegato a un progetto cinematografico/televisivo: sia nel disco sia nella serie, infatti, narravano la loro giornata tipo soffermandosi sui vari orari della giornata: dalle 14 (orario in cui si svegliano) alle 6 del mattino (in cui, a seconda dei punti di vista, ci si dà la buonanotte o il buongiorno).
In Quand ton père t’engueule (traducibile circa come “quando tuo padre ti urla contro”) Orelsan parte raccontando di quando, dopo una sbronza, viene raccolto alle prime luci del mattino da suo padre e da lui trasportato dal ciglio della strada fino a casa sua. Nella canzone, Orelsan tratta più tematiche, usando come trampolino di lancio la discussione, lo scontro con suo padre originato dalla sbronza di quella stessa mattina. Ma non si ferma all’evento in sé, avviando una riflessione su una caratteristica che unisce tutte le famiglie ad ogni latitudine e longitudine: lo scontro generazionale tra genitori e figli: i primi che accusano i secondi di essere dei buoni a nulla, e i secondi che rinfacciano ai primi di essere cresciuti col loro esempio, pertanto sono loro i primi responsabili del fallimento dei figli.
Il pezzo parla potenzialmente delle famiglie di ogni tempo e ogni classe sociale indistintamente, proprio in quanto espressione di un conflitto generazionale di cui, similmente ad un virus endemico, non è possibile sbarazzarsene, ma col quale dobbiamo imparare a convivere sviluppando i giusti anticorpi.
All’interno del video, potete anche ascoltare spezzoni della canzone.