Problemi di grasso, problemi con l’alcol
gestisci anche male ‘sti raptus di rabbia
se ti guardo in faccia sei brutto e sformato
e se sei tra la gente sembri handicappato;
la droga ha fatto il suo corso
cadevi anche in preda alle allucinazioni
ripeti le cose che sei un disco rotto
senza distinguere luci e contorni;
mi insulti in dm su WhatsApp, ma spengo il telefono e non ci sei più
ricordi? Prendevi per il culo Arturo, dicendo “molesto” come Daddy Puff;
mi dai del fallito, ma senza l’autista non ne esci fuori da quel buco di culo
ricordo i tuoi pianti in crisi depressiva quando ad ascoltarti non c’era nessuno
tua mamma pregava “mio figlio qui si sente solo
venite a trovarlo, supplico e imploro”
facevi lo spartano, quello sregolato
adesso fai il grosso perché c’hai un lavoro
ma un anno e finisci; dici sono un peso
ma cento chili è la tua bilancia
la tua bocca sopra la mia guancia
mi ricorda Giuda che bacia;
sai non mi stupisce che dalle tue parti non abbia un amico, perché sei un viscido
hai la consistenza di uno Skifidol, e lo spessor morale di una Vigorsol;
posti alla cazzo di cane quello che non vedono manco tre gatti
alle tue feste son tutti distratti, chiedon di suonare ma per percularti
e sai che risate quando a Natale sembra Carnevale?
Chiamami, invitami, loro portan le pernacchie, ed io uova marce
talento sprecato, ogni tuo post è un flop assicurato
quindi non chiamarlo flop, chiamalo successo
così a senso inverso
sei meno sfigato
è il tuo compleanno e ti faccio un regalo
sai quanti soldi, fra’, che ho sperperato
ho comprato la droga, tabacco e cartine
bottiglie di bire, sputato la bile
ma quello di cui più mi pento è di averti cagato.
(Audio).
Odio cieco, sì, come la furia
rabbia assunta cento-cento pura
hai accusato di stalking i miei
zimbello di tutti, chi ti si incula?
Passati una mano sopra la coscienza
ammesso e concesso che tu ne abbia una
tu fai il gradasso, ma la vedo dura
finto grosso, non mi fai paura;
ventisei anni e mi chiami tuo padre?
Forse hai paura di prender mazzate?
Dai dei “mafiosi” alle guardie
dopo silenzio e coda tra le gambe
ma in fondo sai bene di cosa parli
pagano gli altri se commetti sbagli
mi sa sei depresso, posso consigliarti?
Vai in cerca di aiuto, prima che ti tagli;
alza la voce, ma non sei Guerrero
sei Dottor Bavaro e in mano un Ferrero
prima di sbracci, poi ti agiti e scalpiti
e becchi lo stronzo che ti fotte sul serio;
pensi sia finita, ma è appena iniziata
ti ho dato una chance e tu l’hai sprecata
suonavi in silenzio, nel buio in cantina
Singin’ In Toyota, occasione sfruttata;
ancora che spero nel prossimo, ho un brutto vizio
più del tabacco o del gioco d’azzardo
mi hai sempre invidiato, è scritto nel tuo sguardo
ma manco a incazzarmi ché non c’è sfizio;
‘ste rime ti tagliano in pancia
e se guardi il video è ancora peggio
quando sembravi cadere strafatto
di droghe e di alcol lì nel parcheggio;
chiudi la bocca, bugiardo cronico
qui ci rimetti, puzzi di vomito
vediamo un po’ chi è che è il fallito
mettiti scuorno e dopo dammi il gomito;
pensavi di averla vinta, dopo questa corri un tribunale
salvo non ti butti di sotto, almeno smetti un poco di frignare,
sei un accattone, alla prima occasione
hai preso tutto e ti sei voltato
sei un accattone e lo sei sempre stato
brutto ritardato, ciccione, ubriaco;
sapessi le volte che la gente ha detto “quello ha problemi
lo vedo dai video, è evidente, è palese, e sono anche seri”
io rispondevo, ma a denti stretti
impugnavo la spada, pronto a difenderti
e invece ora guarda, accuse infamanti
cose già fatte in passato con altri:
chissà Mouldi cosa ha pensato
gli davi del depravato
sei sempre stato dal lato sbagliato della staccionata
e mo guarda cos’hai combinato;
ti senti forte coi tuoi compari
perché in branco stanno solamente i cani
“e se fa schifo Pietro” sopra la treccani
sta sotto la voce proverbi italiani;
chissà Chiara come ti alzava, stomaco forte
più pancia imbarazzata che sulle giostre
spogliarti per lei era un’impresa ardua
ci credo a una certa poi ha detto “basta”;
e lo so che ‘sta roba non te la aspettavi, e adesso se c’hai le palle metti l’elmetto e scendi in guerra; adíos Pietro… Salut’m a sor’t.